Enrico Piaggio creò nel lontano 1882 la società Piaggio che era al tempo legata alla lavorazione del legno. Il figlio Rinaldo diede poi vita a un altro ramo dell’azienda legato all’arredamento navale e per carrozze ferroviarie che si espanse anche a produzioni metalmeccaniche. Dopo l’acquisto, nel 1915, di due società aeronautiche, Piaggio si dedicò durante la Prima guerra mondiale alla produzione di motoscafi e aeroplani.
Dobbiamo aspettare fino al 1946 per vedere la nascita dell’icona dell’azienda, la mitica Vespa. Il nome fu coniato da Enrico Piaggio che notò una somiglianza tra il mezzo a due ruote e l’insetto a causa del “ronzio” del motore e del look. Ci vollerò circa due anni perché la Vespa iniziasse ad avere successo ma poi la crescita nella produzione fu inarrestabile. Nel giro di soli dieci anni, Piaggio festeggiò la vendita del milionesimo esemplare e nel 1960 erano già presenti al mondo oltre due milioni di unità.
Solo un anno dopo la progettazione della Vespa, prendeva forma anche l’Ape, veicolo a tre ruote pensato per il trasporto merci nel dopoguerra che troverà grande successo anche sui mercati asiatici.
Nel 1965, dopo la morte di Enrico Piaggio, l’azienda diventa di proprietà della famiglia Agnelli e vediamo l’arrivo di altri indimenticabili classici della casa di Pontedera come il Ciao, il Bravo e il Sì.
La società crebbe continuamente negli anni ’70 e ’80 espandendosi nel settore dei motocarri e con l’acquisto del gruppo Bianchi e delle sue storiche biciclette, altro simbolo classico delle due ruote italiane.
Negli anni ’90 trova successo soprattutto con i nuovi scooter come il Beverly e il Liberty.
Nel 2006, con l’acquisto di Aprilia, Piaggio, ora di proprietà di Roberto Colannino, sbarca nel mondo delle corse.
Ad oggi si contano oltre 18 milioni di Vespa vendute in tutto il mondo!