Informazioni generali: itinerario di circa 25 Km, agibile da giugno a fine ottobre.
La strada imperiale dello Stelvio fu realizzata nel lontano 1825 dall’impero Austro-Ungarico per collegare la Valle dell’Adige e Merano con la Valtellina. Il percorso è stato recentemente nominato “strada tra le più spettacolari al mondo”, si tratta infatti di uno dei percorsi più emozionanti della terra per gli appassionati delle due ruote.
Il passo dello Stelvio con i suoi 2.757 metri s.l.m. è il valico automobilistico più alto d’Italia, e il secondo più alto d’Europa. È situato tra Trentino-Alto Adige e Lombardia con parte del tracciato che sconfina in Svizzera ed è stato per più di un secolo il collegamento principale tra l’Austria e Milano. Si tratta quindi di un itinerario caratterizzato da luoghi suggestivi in un contesto unico e di rara bellezza per un totale di circa 25 chilometri di tornanti. L’itinerario è davvero variegato, si passa da ghiacciai a verdi praterie, a cascate d’acqua cristallina ma anche monumenti d’interesse artistico e storico.
Il Passo rimane chiuso da novembre a fine maggio, a causa dell’altitudine che rende le condizioni meteorologiche imprevedibili già nei primissimi periodi autunnali.
Il Passo ha una pendenza media sul versante settentrionale del 7,7%, mentre su quello meridionale del 7,1%.
Si può affrontare la salita sia dalla parte di Prato allo Stelvio in provincia di Bolzano oppure sul versante di Bormio. Quello consigliato rimane il primo per poi scendere fino a Bormio in Valtellina, in terra lombarda.
Partendo da Prato allo Stelvio, la strada inizia un po’ pigramente a salire; bisognerà attraversare Ponte di Stelvio, Gomagoi e Trafoi prima di incontrare il primo vero tornante dove la strada si impenna drasticamente. Altri 47 sono i tornanti da affrontare per raggiungere la cima in circa 40 minuti.
Partendo da Bormio e scendendo a Prato allo Stelvio, si percorrono una quarantina di tornanti su una strada piuttosto larga e si sale per circa 22 Km in un tempo di circa mezz’ora.
Esiste un’alternativa meno classica ovvero quella che prevede di salire dalla Svizzera, si tratta però di una strada di circa 12 km abbastanza stretta con una parte sterrata (non per tutti insomma), la quale poi si ricongiunge con la strada che sale da Bormio.
Indipendentemente dal percorso scelto, è indispensabile mantenere un’elevata concentrazione, a causa dell’intenso traffico e perché si tratta di un percorso che va gestito con una tecnica fluida e un certo controllo.